Il contatto con ambienti naturali, lontani dal traffico e rumori della città, che si tratti di giardini, parchi, orti, influisce positivamente sulle nostre emozioni e sulla capacità di gestirle. Cosa accade al nostro corpo e alla nostra mente quando ci troviamo a contatto con la natura? Ecco i 10 effetti della natura sul benessere:
- Riduzione dello stress e di patologie cardio-metaboliche
Secondo uno studio del dipartimento di psicologia dell’Università di Chicago, vivere in una strada in cui sono presenti più di 10 alberi, produce una sensazione di benessere quantificabile con la percezione di avere fino a 7 anni in meno. In uno studio del Max Plank Institute for Human Development è stato rilevato che vivere in prossimità di ambienti naturali favorisce la funzionalità dell’amigdala, struttura cerebrale coinvolta nella gestione dello stress. In un’altra ricerca condotta dalla Harvard T.H. Chan School of Public Health viene dimostrato come vivere in prossimità di aree verdi riduca la mortalità fino al 12% rispetto a chi vive in aree prettamente urbane, con una minore incidenza di malattie cardio-metaboliche come infarto, ipertensione, diabete di tipo 2.
- Riduzione di stati di ansia, depressione e ipertensione
In una ricerca effettuata dall’Università del Queensland, fare attività fisica o passeggiare in un ambiente naturale, ad esempio giardini o parchi pubblici, può ridurre del 10% il rischio di ipertensione e eventuali ricadute sulla depressione. Il corpo reagisce all’esposizione agli ambienti naturali regolando il battito cardiaco e di conseguenza migliorando la circolazione sanguigna, producendo rilassamento mentale e conseguente benessere psicofisico.
- Aumento del benessere personale, felicità e tendenze prosociali
Un team di ricerca del University of British Columbia Okanagan ha condotto delle ricerche sugli effetti che la natura ha sulla percezione del benessere e sulle emozioni. Nella condizione sperimentale, un gruppo di soggetti veniva assegnato in modo casuale a tre condizioni: osservazione di elementi naturali, osservazione di oggetti costruiti dall’uomo e un gruppo di controllo. Dallo studio è emerso che i soggetti associati agli elementi naturali presentavano un livello significativamente maggiore di benessere generale percepito, connessioni positive con le persone, con l’ambiente e una maggiore tendenza prosociale. Una ricerca condotta a Chicago ha rilevato che, anche nei quartieri più turbolenti del centro città, chi vive vicino a giardini, parchi e spazi verdi tende ad avere un comportamento meno incline alla criminalità.
- Miglioramento della qualità del sonno
Il contatto con la natura, avendo un ruolo indiretto sulla regolazione delle funzioni ormonali, può influenzare le ore di veglia e di sonno, migliorando la qualità di quest’ultimo. In uno studio dell’Università dell’Illinois, pubblicato su “Preventive Medicine” emerge che le persone che lamentano una peggiore qualità del sonno vivono in zone molto urbanizzate, con limitato accesso a spazi verdi e contesti naturali.
- Miglioramento sulla creatività e autostima
Secondo uno studio dell’Università dello Utah, tra gli effetti benefici di contesti naturali quali boschi, foreste, pinete, troviamo la stimolazione della parte creativa del nostro cervello, con un incremento fino al 50% rispetto a contesti urbani. Tali effetti possono essere riconducibili anche ai suoni rilassanti tipici dell’immersione in un ambiente naturale. Anche una semplice passeggiata in un giardino può contribuire ad una positiva percezione di sé, con conseguente aumento dell’autostima e socialità (Steinberg et al., 2001).
- Aumento della vitalità e dell’energia
Diversi studi effettuati dall’Ateneo di Rochester evidenziano come, un minimo di 20 minuti al giorno nel verde migliorino la resistenza alle malattie, ridonando energia al corpo, attivando il buonumore, con effetto rivitalizzante, accentuato dalla contingente esposizione al sole. Il conseguente aumento della produzione di vitamina D (coinvolta nei processi metabolici, funzionale all’apparato respiratorio, circolatorio e per i tessuti muscolari e struttura ossea), agisce sul sistema immunitario e sull’attività delle cellule NK, cellule in grado di riconoscere e distruggere cellule tumorali e infette da virus.
- Diminuzione dell’impulsività nei processi decisionali
Secondo gli studi di Dolan (2018) e Repke et al. (2018) è emerso che l’esposizione alla natura, ad esempio poter vedere paesaggi naturali dalla propria abitazione o avere accesso a parchi o zone verdi, diminuisce i punteggi di depressione, ansia e stress, determinando una riduzione dell’impulsività nella presa di decisione. Sembrerebbe che la natura modifichi la percezione spazio-temporale che ci causa stress (ad esempio quando diciamo “non ho tempo” o “si avvicina la scadenza”), estendendo la percezione spaziale e provocando un decremento dell’impulsività, con conseguente maggiore percezione di benessere.
- Influenza sulla concentrazione e attenzione
Una passeggiata nel verde durante una pausa lavorativa aiuterebbe nella produttività, aumentando il livello di concentrazione e rendendo più efficace l’attenzione. Secondo uno studio condotto in collaborazione tra Scuola di Psicologia dell’Università del Queensland, Australia, Università di Groningen nei Paesi Bassi e delle Università britanniche di Cardiff ed Exeter, arricchire gli uffici con piante genera nei dipendenti una percezione di apprezzamento e cura da parte dei datori di lavoro, con un aumento della produttività del 15%.
- Effetti sulla demenza
Secondo uno studio effettuato dall’Università di Exeter Medical School, i benefici dei giardini naturali inseriti nelle cliniche specializzate sono significativi sulla promozione della capacità di rilassamento degli ospiti e sulla riduzione del loro stato di agitazione.
- Benefici per bambini e famiglie
L’Istituto per la Salute Mondiale di Barcellona ha evidenziato come il contatto con elementi naturali o spazi verdi favorisca lo sviluppo cognitivo dei bambini. I bambini amano osservare cosa succede intorno a loro, adorano muoversi, salutare altre persone o conoscere animali, provare i diversi stimoli sensoriali offerti dal mondo che li circonda e provare comportamenti quali gridare, correre, arrampicarsi e saltare. Non solo lo stare all’aperto è piacevole, ma la ricchezza e la novità delle sensazioni stimolano lo sviluppo delle loro funzioni cerebrali. Da uno studio condotto dall’Università dell’Illinois è risultato che il benessere prodotto dal contatto con spazi verdi condiziona anche i legami familiari: in particolare risultano benefici sul legame tra madri e figlie adolescenti.
Le stime degli istituti di ricerca prevedono che entro il 2050 oltre il 70% della popolazione mondiale risiederà in ambienti urbani. Gli studi citati potrebbero essere molto utili al fine di pianificare le città in modo più verde, in modo da scongiurare il progressivo allontanamento dell’uomo dalla natura e relativi disagi. Cerchiamo di ritagliarci quanto più possibile momenti di relax immersi nella natura, in modo che diventi una meravigliosa abitudine!
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Psicologa iscritta all’albo dell’Emilia Romagna n. 8242